I TAPPI
Divertissement 210.409
A casa. Un anno già.
L’anno del lockdown, della sospensione, della quarantena.
Delle nuance in armonia cromatica calda.
Dei guanti e del gel.
E dei tappi.
I TAPPI
testo e foto: © Antonella Di Girolamo
Untappostapposenzastrappoementreincapponeltrappoacchiappoildrappoescappo.
Assolvere gli occhi dalle cataratte volontarie per tornare a terrorizzanti trasparenze. Ci vuole coraggio.
Cambiare lo sguardo, già detto, già detto, già detto, già detto.
C’è da fare poco eppur tantissimo.
E così, intrepidezza e ardimento si fanno essenziali per scarcerare le orecchie e smantellare la codarda sordità.
Il cerume, assai desiderato, arrotonda le scabrose ricezioni.
Tuttavia, eroici eroi eroicamente osano lacerare i veli e sciogliere le cere, nei castelli eletti a rifugi scoprono che c’è un gran parlare e dire d’intorno.
Untappostapposenzastrappoe,mentreincapponeltrappo,acchiappoildrappoescappo.
I corpi delle cose raccontano storie.
Le voci spuntano e sputacchiano dai volti degli oggetti narratori, operosi non più nei neri notturni, ora barbagliano nelle ore sia pari che dispari. Sfrontati.
Le inedite onde arrivano al padiglione, atterrano sul lobo, seguendo il sentiero dell’elice ed evitando la di lei fossa triangolare, saltano a piè pari sul trago, infilandosi nell’incisura intertragica, raggiungono finalmente il condotto.
Gli impavidi eroi esitano e temporeggiano.
Lasciar accedere i suoni e i richiami alle loro orecchie?
I pavidi eroi vacillano e barcollano.
Pronti all’uso hanno i tappi di cera in tasca. Rasserenati.
Chissà se ostinati Pirati ne frammentano all’orizzonte?
Un tappo stappo senza strappo e, mentre incappo nel trappo, acchiappo il drappo e scappo.
Commenti