Elena’s Stories

02 Mar 2021 BLOCK NOTES @ntonella
Elena’s Stories

 

 


LA PIOGGIA È FINITA

testo e foto: © Antonella Di Girolamo

Elena gioca e corre lungo i ballatoi perimetrali sotto il sole di primavera.

Il rientro a casa, durante il temporale, è temporaneo.

Appena la poggia è finita, Elena indossa l’impermeabile musicale, palline blu saltellano sulle righe blu e, come in un pentagramma, la musica sale sulle ali del vento e vola nell’aria.

Nel cortile del palazzo, grande grande e molto abitato, sono rimaste le pozzanghere e gli alberi, dopo la doccia di acqua piovana, sono freschi e puliti.

Elena, con gli stivali di gomma fucsia, saltella nelle pozzanghere…sc-ciak… sc-ciak.

Ride e salta.

Salta e ride.

“ ehi! pss pss”

Elena si ferma e presta attenzione all’ascolto, ma non vede nulla e ricomincia a saltare nelle pozzanghere… sc-ciak… sc-ciak…

Ride e salta.

Salta e ride.

“ehi! pss pss”

Elena si ferma “chi c’è?” chiede guardandosi intorno.

“sono qui sotto la pianta di tiglio, per ripararmi dalla pioggia”

“ma la pioggia è finita, puoi uscire, fatti vedere, chi sei?”

“Sono io, mi chiamo Beriglio il coniglio”

Elena si trova davanti un coniglio bianco dalle orecchie lunghe e con i baffi arricciati.

Curiosa Elena fa amicizia “che ci fai nel cortile?”

Risponde Beriglio il coniglio, mentre malcontrolla uno sbadiglio:

“ciao Elena

Il mio nome è Beriglio

Non voglio portare scompiglio

sono qui per un consiglio

in questo groviglio cercavo un giaciglio

per me che son coniglio.

Perfetto è il nascondiglio

senza periglio, sotto l’albero di tiglio.

Vorrei sapere se posso usar questo vinciglio?”

Elena, bambina gentile e generosa risponde

“certamente! Ma è quasi ora di cena, se hai fame, ti posso dare qualche gheriglio e anche un giglio dal buon profumo”

Risponde Beriglio il coniglio sorridendo a Elena

“grazie mille! sei proprio una bambina gentile”

“Grazie Beriglio, adesso però devo andare a casa perché è ora di cena, possiamo vederci domani al tuo risveglio?”

“domani mattina partirò molto presto, ma tu torna qui e troverai qualcosa per te”

“va bene, buonanotte”

“Ciao e buonanotte anche a te Elena”

L’indomani mattina Elena scende le scale di corsa e si precipita nel cortile e prima di uscire dal palazzo per andare a scuola, cerca Beriglio il coniglio.

Elena non li trova erano già partiti ma sul giaciglio trova delle uova di Pasqua e un biglietto

“cara Elena ti lascio le uova di Pasqua di cioccolato, dentro troverai le sorprese che desideri”

Elena prende le uova, le mette nello zaino e, contenta, saltella verso la scuola.

Le pozzanghere si sono asciugate e il sole splende.

 

Febbraio 2021

 

 


IL BISCOTTO ALL’ALBERO

testo e foto: © Antonella Di Girolamo

 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

Il campanello suona, a lungo. Imperioso ed energico.

Non è un’emergenza. È il suono della vittoria, finalmente!

So chi è.

In equilibrio sulla punta dei piedi, teso è il braccio e tesa è la mano, Elena finalmente arriva al campanello, senza dover salire sulla sedia, e suona.

Il suono è lungo, vigoroso e vittorioso.

Driiiiiiiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

Mi affaccio e con improbabile stupore

“Ma chi sarà?”

“Sono io, Elena!”

“Ma adesso arrivi al campanello senza usare la sedia?”

“Certo sto crescendo”

Mi guarda e i grandi occhi sorridono fieri

“Antonella! ti ho portato il biscotto all’albero”

“mmmh avrà certamente un buon sapore”

Il biscotto, a forma di albero, ha la glassa verde con stelline di zucchero colorato.

Vorrei conservarlo. Non mangiarlo e conservarlo.

 

La fotografia è memoria.

La fotografia è appropriazione.

E allora il biscotto all’albero lo fotografo.

E poi briciole condivise.

 

Dicembre 2020