IL REGALO DI NATALE

05 Gen 2020 BLOCK NOTES @ntonella
IL REGALO DI NATALE

testo e foto: © Antonella Di Girolamo

IL REGALO DI NATALE

Il citofono: oggetto in disuso. Quasi. Oramai.

Il mio citofono è complesso, oltre cento nomi e altrettanti numeri. Alcuni tasti hanno il simbolo dell’asterisco e del cancelletto, altri quelli del campanello e della chiavetta.

Gli amici, trovandosi davanti al citofono con decine e decine di nomi, ti avvertono con una telefonata “Sono sotto casa tua…caffè?”
È più facile telefonare che cercare il nome o il numero dell’interno, e le compagnie telefoniche, fornendoci minuti illimitati, facilitano questa nuova modalità: citofonare via telefono.

Quando arrivano i pacchi da Amazon, e sono tanti, il portiere non suona, aspetta di vederci e ci consegna il pacchetto. La tracciabilità dei pacchi, con l’ossessiva possibilità di tenerne sotto controllo il divenire, ci priva del piacere della consegna inaspettata.

Anche questa epoca così rispettosa della privacy, tanto da disabituarci alla visita a sorpresa, ha contribuito a fare del citofono un oggetto un po’ obsoleto.

Gli amici telefonano.
Amazon lascia i pacchi dal portiere.
Il postino non suona più nemmeno una volta, figuriamoci due.

Ma poi accade che improvvisamente il citofono suona e, appena individuata l’origine di questo raro e misconosciuto suono, rispondo.
«Chi è?»
«Buongiorno signora, sono il portiere»; tra l’educato saluto e il prosieguo della comunicazione passano alcuni decimi di secondo, pochi ma sufficienti per far cavalcare pensieri…
Perché mai il portiere suona il citofono!? Multa con raccomandata? Carabinieri con tragiche notizie? Evacuazione del palazzo? Esplosione della terra?
«È arrivato un pacco per lei»
«Scendo subito»
Che stranezza che mi chiama per un pacco; tranquillizzata, immagino che dovrò firmare una ricevuta.

È un Regalo di Natale.
È un pacco che contiene cibi ricchi e nutrienti.
Quelli che mi piacciono molto.
Quelli che non fanno alzare il colesterolo e non fanno aumentare di peso e non costringono ad andare in palestra e non obbligano a mettersi a dieta e non rendono necessarie le statine.
Quelli che mi piacciono molto.
Quelli che nutrono, nutrono assai, e la profondità di quel nutrimento, una volta acquisita, non potrà mai essere smaltita o eliminata.
Quelli che mi piacciono molto.
Quelli leggeri, che ci regalano le ali, che ci fanno volare alto, che ci fanno arrivare lontano, quelli che ci cambiano senza nessuna possibilità di rewind.

Per fortuna.

 

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